L'angolo di Bertrando

Siamo solo bugie che attendono di essere svelate.

mercoledì, giugno 20, 2007

Il Bravo Giovine e L'Energia Elettrica

Due pensieri in uno oggi. Eh già, passare tre ore davanti ad un ambulatorio insieme a ultra ottantenni afflitti da ogni tipo di disastro fisico mi ha un po’ segnato. Mi ero portato pure i libri di economia per l’esame imminente, ma ho letto sì e no quaranta pagine. Poi ho fatto altro. Pensato a Lei. Pensato a me. Pensato alle stronzate che tra poco leggerete.

Il Bravo Giovine
A chi giova, al giorno d’oggi, essere un Bravo Giovine? Viviamo in un mondo che perdona ed è pronto a calare le braghe davanti alla rinascita del Cattivo Giovine, mentre voliamo indifferenti sulla costanza d’impegno e di corretta cadenza di vita. Oggi come oggi, ahimè, siamo di fronte ad una meritocrazia pronta a cancellare il passato, accecata dal fulgore di un successo attuale.
Un Bravo Giovine deve esserlo sempre. Se nasci bravo, quadrato, educato, lo devi essere per sempre. Uno che vince non può perdere. Uno che vince sempre, dopo un po’ stanca. Se sei un Bravo Giovine, la gente che ti sta intorno pretende determinate cose da te: pretende tutto, subito, al massimo delle tue possibilità. Pretende il meglio. E non esiste che tu, Bravo Giovine, un giorno possa dire: “veramente…mi prenderei una pausa”. No, la mediocrità non ti è concessa. Ovvio, se non sei disposto ad accettare uno shampoo di sputi degli esseri umani che ti hanno sempre invidiato.
Oggi davvero conviene essere il Cattivo Giovine Redento. Colui che, dopo un passato da malnato, inzigatore, da balordo, intravede la Via di Damasco e vi si infila col suo Ducati Monster, stravolgendo la sua vita e gli occhi esterrefatti di chi gli sta intorno. E’ un po’ la sindrome del film americano, la sceneggiatura vista milioni di volte: il reietto che salva il mondo, nonostante gli ostacoli oppostigli dagli uomini-etichetta. Il trionfo della pena educativa, del metodo educativo Montessori, del metodo Beccarla. Se il Cattivo Giovine Redento batte il Bravo Giovine Vincente, le lodi sono sperticate. Red carpet e palloncini. Se il Bravo Giovine Vincente batte il Cattivo Giovine Redento, lo si bacchetta per avergli inflitto un’umiliazione, lo si taccia di noiosa superiorità, lo si passa come normalità.
Normalità appunto. Io la trovo così eccezionale.

L’Energia Elettrica
Io so una cosa, ormai: la Terra è in pericolo. Perché l’essere umano è come un cancro che la sta mangiando piano piano. Fa caldissimo, le mezze stagioni non esistono più, si sciolgono i ghiacci, muoiono gli orsi polari e le foreste si stanno riducendo come la terra soffrisse di alopecia. La colpa è dell’uomo. Del suo tanto amato petrolio, l’unico oro che non è di colore dorato. Le macchine vanno a petrolio, i riscaldamenti a petrolio, le fabbriche a petrolio. E tutto quel petrolio si trasforma in gas di scarico, CO2 e chi più ne ha più ne metta, che va a contribuire al mezzo con cui la Terra sta cercando di eliminarci, l’indice della sua malattia, la sua febbre: l’Effetto Serra.
Non usiamo più il petrolio e i suoi derivati. Ci sto! Mi compro la macchina elettrica, costruirò la prima azienda in Italia funzionante a pannelli solari, e addirittura non fumerò più i miei amati sigari: voglio un’aria pulita!
Pulita come la “fonte d’energia del futuro”, la velocissima Energia Elettrica. Convertire ciò che va a petrolio in energia elettrica è il sogno di ogni ambientalista, da Legambiente a Greenpeace.
E allora…perché il telegiornale mi informa di tutti questi blackout? Del rischio di non arrivare a metà estate con l’energia disponibile? Il paradosso è assurdo: io voglio usare energia pulita, ma NON POSSO farlo, perché manca. Ok, miliardi persone usano i condizionatori quando potrebbero farne a meno ma…è così che il Mondo vuole fronteggiare una sfida così importante? Tutti pronti a fare lodi sperticate a chi usa l’energia pulita ma poi, quando ne ha bisogno il piccolo cittadino, non ce n’è?
Mi chiedo solo dove stia la verità: non ce n’è veramente quasi più, oppure chi la eroga sta cercando di farla diventare un bene di lusso, esattamente come il petrolio, in virtù della sua scarsità? Siamo in emergenza vera, o è un semplice modo per giustificare un futuro aumento dei prezzi?
Per mettermi il cuore in pace, vado sul sito dell’ENI e leggo i consigli per consumare meno e meglio. Interessanti, obiettivamente, ma non rispondono alla mia domanda. Così io mi sento preso per i fondelli un po’ da tutti.


Piccola aggiunta. L’elettricità, “energia pulita”, così pulita non lo è. Perché si sporca PRIMA di diventare energia “pulita”. Guardate le condizioni dei nostri fiumi e dei nostri torrenti. Il prelevamento idrico per agricoltura è SOLO UNA delle cause della loro portata sempre più stringata. Guardate i corsi dei fiumi modificati per costruire dighe e centrali idroelettriche, potenti torrenti ridotti a lacrime tra lisce rocce. Guardate la sofferenza dell’ittiofauna davanti alle macchine umane. Guardate come stonano quelle mura nere nei dorsi delle valli: non le ha messe lì la Natura.

lunedì, giugno 11, 2007

L'esame

Tre del pomeriggio. Esame di Linguistica Italiana.
Caldo infernale.
Ripasso. Con nervosismo.
Un fondoschiena si poggia sulla sedia davanti. L’aria è calda, fastidiosa.
Sensazione di muscoli che si torcono. “Ah, ma c’erano anche dei testi da fare?!”
Perplessità. Nervosismo. Massimo sforzo per mantenere self control.
“Scusami, non è che mi fai dare un’occhiata?”.
Li sto leggendo.
E usa il condizionale.
Toh, tienili.
Fiero di non essere come te.
Fiero di sapere cos’è il rispetto.
Fiero di andare all’università per il sapere.
Da quando è diventata scuola dell’obbligo?
Perplessità.