L'esame
Tre del pomeriggio. Esame di Linguistica Italiana.
Caldo infernale.
Ripasso. Con nervosismo.
Un fondoschiena si poggia sulla sedia davanti. L’aria è calda, fastidiosa.
Sensazione di muscoli che si torcono. “Ah, ma c’erano anche dei testi da fare?!”
Perplessità. Nervosismo. Massimo sforzo per mantenere self control.
“Scusami, non è che mi fai dare un’occhiata?”.
Li sto leggendo.
E usa il condizionale.
Toh, tienili.
Fiero di non essere come te.
Fiero di sapere cos’è il rispetto.
Fiero di andare all’università per il sapere.
Da quando è diventata scuola dell’obbligo?
Perplessità.
Caldo infernale.
Ripasso. Con nervosismo.
Un fondoschiena si poggia sulla sedia davanti. L’aria è calda, fastidiosa.
Sensazione di muscoli che si torcono. “Ah, ma c’erano anche dei testi da fare?!”
Perplessità. Nervosismo. Massimo sforzo per mantenere self control.
“Scusami, non è che mi fai dare un’occhiata?”.
Li sto leggendo.
E usa il condizionale.
Toh, tienili.
Fiero di non essere come te.
Fiero di sapere cos’è il rispetto.
Fiero di andare all’università per il sapere.
Da quando è diventata scuola dell’obbligo?
Perplessità.
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