L'angolo di Bertrando

Siamo solo bugie che attendono di essere svelate.

domenica, marzo 04, 2007

Eclissi di Luna

Ore 18.45. Esco dalla sala prove, i miei soci in auto, verso la loro casa. Giro l'angolo della strada e un bagliore attira la mia attenzione al di sopra dell'orizzonte: è la luna, brillante e perlaceo occhio che si staglia su di un cielo azzurro intenso. Sembra messa lì da qualcuno, un'opera di collage.
Mentre il viale alberato scorre sotto le ruote della mia macchina, noi le andiamo incontro. Sempre più bassa, sparisce dietro l'orrore grigio di una costruzione umana. E' questo l'assaggio. E' lei la protagonista della notte. Più tardi tornerà, busserà forte ai nostri occhi.
Ma quanto è facile dimenticarla...

Ore 21.15. Docile come un secchioncello di seconda elementare, alzo le tapparelle della camera dei miei e cerco Lei. La vedo lì, luminosa più che mai, bottone dorato nel cielo nero. Sembra un Ufo. Anzi, è un Ifo. Un'identified flying object. Eppure...quando è così intensa non ti spieghi come possa essere naturale. Facile scambiarla con una creazione dell'uomo: l'uomo può tutto, può creare cose più perfette di quelle della natura. Cosciente di questa menzogna, la scruto per cercare segnali dell'imminente eclissi. Ma niente. La Luna è un cerchio regolarissimo, giottesco: che se ne sia dimenticata? Che sia un nefasto presagio? Eppure il tiggì diceva: "ore 21.18, tutti col naso all'insù". Mi vien da pensare che il mio sia troppo grosso per poterla scorgere...

Ore 23.30. Sono all'Arco della Pace, a Milano. Ma sembra di stare sulle Ramblas. La Luna è ancora lì, fa capolino sopra il cornicione di un palazzo del corso, e non molti sembrano accorgersene. Eppure un alone nero la sta mangiando, lentamente la succhia per farla sparire. In verità, avevo progettato ben altro per questo evento: solitudine mistica davanti alla natura, io, Lei e i miei pensieri. Una settimana chiuso in casa, però, mi ha fatto cambiare idea, e passare quindi una serata come tante altre, a Milano, con gli amici.
Nonostante questo un pensiero a Lei che è lassù lo tiro comunque. E nell'attesa di entrare nel locale, più e più volte le getto uno sguardo. Sempre più fragile, sempre più piccola, sta scomparendo. Non sembra sia mangiata, però; sembra che si stia volontariamente tuffando nel buio. Un tuffo perfetto, da "dieci" alle Olimpiadi.
Non sono solo, ma trovo il tempo per isolare una parte di me che riflette. Chissà che significato ha quest'evento così particolare...sarà vero, come pensavano gli antichi, che l'eclissi significa il cambiamento, positivo o negativo che sia? Devo rivolgerti una preghiera, fare un fioretto, lodarti come la più bella, cara Luna, per far sì che il mio futuro prossimo diventi un cammino di sole? O devo temerti, strepitare, spaventarmi, godermi gli ultimi istanti di una vita passata nel dolce limbo della giovinezza?
Penso a quante persone non sanno nemmeno di questo evento. Così importante una volta, così nullo oggi. E mi ci metto anch'io tra loro: il mio poco entusiasmo, la mia pochezza di spirito davanti ad un evento così straordinario. Penso a quante persone stanno dando un significato ipertrofico a questo evento: chi sarà abbracciato e starà scambiandosi auspici e tenerezze d'amore, chi sarà solo, perchè è solo, o perchè ha deciso di esserlo, o perchè lo è per decisione altrui, chi sarà con i suoi Amici, a fantasticare su quel bottone luminoso che circola nel nero sovrastante, chi la starà guardando con occhio scientifico, maledicendo chi non vuole, chi non può capire la grandezza matematica, fisica, naturalistica dell'eclissi. E penso a chi l'ha già vista qualche ora fa, ed è già passato avanti, l'ha già dimenticata.
Quanti, come me, stanno guardando Lei e si stanno chiedendo le stesse cose? Quanti sono col naso all'insù, e stanno facendo la stessa cosa che sto facendo io? Quanti si stanno stupendo della nostra Luna? Siamo tanti, uniti, uguali, davanti allo stesso spettacolo. Stiamo TUTTI rendendoci conto della Natura che ci è intorno. Siamo l'Umano di fronte al Naturale, spettatori entusiasti del film coi più grandi effetti speciali che esista. E mi dispiace il fatto che per molti sia "naturale". Naturale, appunto...credi di sapere davvero cosa significa?

La cantina della mia mente non può non porsi domande. Ovvio, è un periodo così; tante paure e tanti sogni che cercano di mitigarle. Ma oggi, proprio oggi, è diverso. Perchè mi sovviene un pensiero umano, il più tenero e dolce che possa elaborare in questo momento: sapere che qualcun'altro sta guardando la nostra Luna mi fa sentire meno solo. E che al di là del vettore che congiunge il mio pensiero alla palla dorata, c'è qualcuno che è come me.
Così, nella notte, dentro e fuori di me, appare il sole. E' colpa tua, tutta colpa tua...mia...Luna...