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Me ne han fottuta un' altra

Ebbene sì, caro amico, eccomi a raccontarti di un altro furto, di un’altra Graziella del ’65. Ore 15.20, stazione, scendo, vedo il mio “amore”, galleggio sui polpacci in una camminata Tugo Old Style, protafoglio estratto dalla tasca a ‘mo di 44 Magnum, apertura a scatto del contenitore per le monetine, con un ampio gesto del braccio, sottolineato da headbanging di testa sul ritmo di una canzone degli Ephen Rian – il tutto fatto dando uno sguardo a colei a cui questa danza di corteggiamento è rivolta – mi chino senza nemmeno guardare davanti alla recinzione… “Ma dove minchia è la bici?!?!”. Guardo bene, ce n’è una che le assomiglia, ma la mia è sparita, graziosa Graziella blu con cestino nero, datata tempi della rivolta giovanile, la seconda cucciola che mi rapiscono, per poi molto probabilmente ricolorare e diventare destriero di un abbronzato deretano.
Perché farmi questo? Nel ’98 fui pirla io a non legarla, ma stavolta me l’han portata via con la forza, lacerando le fibre d’acciaio del lucchetto che la teneva ben salda alla recinzione, e di conseguenza alla mia proprietà. Cosa se ne fanno? Fosse una Look, una Pinarello, una Bianchi in carbonio e innesti in titanite…no, ti fottono la più scrausa bicicletta che c’è attaccata alla recinzione.
Due finali per queste mie considerazioni.
1- Spero davvero che il mio obolo involontario possa aiutare chi ha più bisogno di me, chi non ha una casa, un lavoro, una famiglia, chi non crede in sé stesso e non trova la luce per andare avanti, chi vede nella bicicletta una via di fuga dalla povertà, chissà che essa non possa essere il vettore per la creazione di un novello Pantani. Il mio cuore esploderebbe di gioia al ricordo di questa odierna usurpazione di proprietà privata.
2- Se, invece, il mio caro mezzo avesse rimpolpato le casse di un povero spacciatore, di un disgraziato perditempo, o peggio ancora, divenisse vettore di un attentato kamikaze alla sede di Forza Italia, beh la considerazione DEVE essere diversa: xxxxjsjkkl+jskl sjjsjkjospoosojoijfsdjjasdkfsjdkfsfòsdèppdsfpsdosdjojsdofosdfojsdojgiojdgjdfèFèhjohjf. Tradotto: VAFFANCULO.

Per i non deboli di stomaco, ecco cosa vuol dire subire uno (due! sto morendo dal dolore) stiramenti muscolari: http://img231.imageshack.us/img231/5751/stiramento2zv.jpg