L'angolo di Bertrando

Siamo solo bugie che attendono di essere svelate.

mercoledì, marzo 08, 2006

la Festa della Donna

Mi ero ripromesso di non dire niente. Ma l’offerta di mimose dell’ennesimo kotokoto ha svegliato la misoginia che, almeno quest’anno, avrei preferito sopire.
Ma che festa è la festa della donna? Non hanno mica voluto la parità? Non dovrebbero essere uguali a noi? Hanno bisogno anche loro di un –pride per farsi vedere, notare, ricordare? Non bastano i conti salati dall’avvocato? Cosa dobbiamo festeggiare? La loro dedizione alla famiglia? Come se l’uomo fosse un bruto. La loro sensibilità? Come se noi fossimo tutti scaricatori di porto. Che cosa? Più guardo una donna, più vedo che le uniche cose che ci differenziano da loro sono le tette e il buco - inorridisci pure, sto sputando purea, mi va di parlare così perché non ne posso più. Festeggiamo le tette e il buco allora! Ecco, festeggiateli!
Stasera i locali pulluleranno di tavolate di 1) donne che escono una volta l’anno stanche dei mariti che ormai hanno erezioni di 30°; 2) gruppi di amiche, con le classiche bellone impegnate che tirano lumate a tavoli di illusi maschi per a) attirare la loro attenzione e far cuccare le amiche cesso, b) fare il pieno di autostima, c) godere per avere sottomesso nuovamente il Maschio Brutalis; 3) gruppi di ragazzi assatanati, per lo più di genere Homo Medius Arrapatus, davanti ai loro 4 litri di birra, sguardi da leone al sole che non mangia da 10 giorni, cellulari pronti per il toothing con qualsiasi essere vivente che abbia le sembianze di una ragazza, portafoglio colmo degli ultimi guadagni, si sa mai che le si debba pagare qualche drink, la sera al motel, oppure andare da quelle che la festa non la fanno mai, ma TE LA fanno sempre, basta che paghi.
E, poi, nei locali migliori, uomini-immagine, spogliarelli di uomini vestiti da spadaccino, pompiere, poliziotto, dottore. Ci sarà anche Berlusconi, che usarà sue controfigure per la campagna elettorale. Sicuramente una donna mi direbbe che queste cose, per noi esseri sensibili come un sasso, ci sono tutti i giorni nei locali, basta cercare.
Perché, giusto no?, vogliono essere come noi. Come gli amati-odiati maschi. Peccato che scelgano, per esserlo, le manifestazioni più triviali del maschio. E lo scimmiottano, coprendosi di ridicolo.
E per sentirsi speciali hanno bisogno di una festa.
Ma dove siamo finiti?
W la donna, ma al suo posto.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

So benissimo che un romanticone-zerbino come te non pensa queste cose..
Certo, la parità dei sessi dovrebbe prevedere una festa dell'uomo: ma a noi cosa ce ne frega??
E i fioristi quando venderebbero quel fiore giallo??
Per me il significato della festa di oggi è più storico-culturale: gli spogliarelli sono per le donne che sentono la mancanza di qualcosa nella quotidianità..Forse!

Avv.Anonimo

3/08/2006 8:41 PM  
Blogger Bertrando da Nolle said...

LA parità dei sessi non dovrebbe prevedere una festa della Donna, è questo il punto!

Per la festa dell'uomo ci penserei un attimino: dopotutto, le donne ci fanno la festa tutti i giorni!

:P

3/09/2006 9:27 AM  
Blogger Bertrando da Nolle said...

...e io, da te, che cascassi nella provocazione...


:P

3/11/2006 12:43 PM  

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