L'angolo di Bertrando

Siamo solo bugie che attendono di essere svelate.

domenica, gennaio 22, 2006

Bisogna fare qualcosa!

E’ venerdì mattina e come al solito mi alzo intorno alle otto. Salutino al cane e un paio di Macine pucciate nel tè – CLIC – la televisione è già pronta su Canale 5 dove il tg sta dando le news del mattino. –60°C a Mosca, un freddo che non si registrava da decenni che sta mietendo vittime. La cornacchia di turno mi sta dicendo che la colpa è mia – nostra! – perché inverni polari ed estati torride sono il risultato dell’effetto serra provocato dai nostri consumi. Spengo, mi vesto e mi fiondo in strada per andare in università. Faccio dieci passi e la mia attenzione viene attratta da uno spazio pubblicitario collocato all’ingresso del parchetto che devo attraversare. Basta sfruttamenti! E bla bla bla, un testo molto aggressivo che denuncia la pericolosità del capitalismo. Padroni a casa nostra! E bla bla bla, un testo ancora più aggressivo sul “pericolo” dell’immigrazione – clandestina? Son politici, ridacchio, però stamattina già tre messaggi mi han dato da riflettere.
Stazione. Giornale Metro. C’è una balena nel Tamigi. Che storia! E’ colpa dell’inquinamento dovuto ai sonar delle navi se quella povera balena muore. E se andiamo avanti così, molte specie si estingueranno! Ecco, il giornale mi dà un motivo in più per non andare in crociera… Arrivo in Cadorna e mi ferma un tizio della LAV. Lo sai che per fare i deodoranti che usi sperimentano su animali vivi? E che per fare la pelliccia che indossa quella signora i castori li squartano vivi? Bisogna fare qualcosa! Metti una firma? Vabè, firmo, è la coscienza che mi spinge a farlo…
Ma sono in ritardissimo e arrivo a lezione già iniziata. “In Italia siamo indietro in quanto a cultura…non viene finanziata adeguatamente…ci sono settori artistici che sono asfittici, e vanno avanti solo per la passione…bisogna fare qualcosa, perché se continua così entro 10 anni ci ritroveremo in un paese senza cultura…e un paese senza cultura non è un paese civile! Volete questo per i vostri figli?!”. E’ vero, ha ragione…qui i governi tagliano, tagliano, tagliano, e io dopo la laurea mi ritroverò disoccupato. E poi penso al mio pargoletto – quello che avrò fra quarant’anni – come potrò lasciarlo senza la Bohème?
La lezione comunque è piacevole, tanto che vola e mi ritrovo in pausa a leggere il Corriere. “Fra 150 anni Milano sarà sott’acqua”. Bla bla bla, a causa del surriscaldamento del pianeta il livello degli oceani salirà, perché si scioglieranno i ghiacciai, quindi dobbiamo fare qualcosa, ed è colpa nostra. E poi un articolo correlato dice: “Non dimentichiamoci delle foreste pluviali: le stiamo uccidendo”; è una breve intervista al Presidente del WWF sezione Italiana. Penso al mobiletto dell’Ikea appena regalatomi ieri, e mi vien voglia di riportarlo nel suo ambiente naturale.
Quanta negatività! Cambio…Gazzetta dello Sport. E anche qui… “I valori dello sport stanno morendo”. L’articolo di un Cannavò d’annata mi racconta che devo fare qualcosa perché non si perdano i valori dello sport uccisi dal dio denaro. Il calcio morirà, il basket idem, i miei figli si doperanno e non avranno loro figli e quindi il tasso di natalità in Italia scenderà ancora, e mi ritroverò in una nazione di vecchi, impantanata nella stagnazione economica e nella povertà visto che il welfare state attuale non sarà più applicabile quando il 70% della popolazione avrà più di settant’anni; e quindi dovrò stare attento all’invasione dei paesi mediorientali, tipo Iran e Turchia, dove il settantacinque per cento della popolazione ha meno di venticinque anni, e questo porterà ad un totale annullamento delle nostre tradizioni, alla ghettizzazione del cristianesimo, alla cancellazione dei diritti delle donne e alla dittatura islamica. Minchia.
Beh, torno a casa. Tram, treno, piedini, maison. Sono le diciotto, faccio in tempo a guardarmi Studio Aperto. “Ecco Pallino, ha pochi mesi, è zoppo ed è stato abbandonato lungo la statale dei Giovi ieri, rischiando di essere investito. Ora cerca un padrone che gli voglia bene…”. Magone, come sempre, perché da quando ho il cane mi sento responsabile anche dei cani che non sono miei. Ma come si fa ad essere così animali?, penso. TG5: “Alla ribalta il canile delle atrocità, spariti quasi centoventi cani e trovati altri in condizioni pietose, non mangiavano da una settimana”. Trasalgo bile. “Bisogna fare qualcosa, chi può deve adottare qualche cagnolino, volergli bene, danno tanto affetto”. Sì, ma io non posso fare più nulla, uno l’ho già salvato, un altro dove lo metto? Radio, per ascoltare il Deejay Time. Pubblicità: “chi abbandona un cane non è un uomo”, pronunciata dalla voce di Giorgio Ginex. Cazzo. Anche qui. Spengo.
Guardo le mail. Immagini di crudeltà dalla Cina. Boicottiamola! Sì dai, la boicotto, son stronzi kotokoto, come si fa a fare cose così?! Poi però un’altra mail mi fa pensare che “anche noi occidentali siamo così, sfruttiamo i poveri per guadagarci”. Oh, è vero. Boicottiamo anche gli yankee! Altra mail. http://www.nonlosapevo.com/: immagini di crudeltà su animali. Bisogna fare qualcosa, è colpa nostra.
Giretto su un forum della pesca. Post “Ecco cosa fanno gli ambientalisti”: si apre un video in cui alcuni volontari di Legambiente, in muta da sub e armati con fucile subacqueo, in un piccolo ramo del Po, sparacchiano a tutti i pesci siluro – ritenuto da alcuni esperti dannosi, ma finora senza alcun riscontro scientifico – li buttano sull’erba, due colpi in testa e li caricano su un camion della nettezza urbana. “E’ questo l’ambientalismo? Meritano di essere ascoltati?”. Sì, è vero, hai ragione, tra l’altro anche leggendo il libro di Lomborg sembra che i verdi ci raccontino un sacco di palle per mantenere i finanziamenti di ricerca (ovvio, perché senza un problema da risolvere, cosa fanno?).
Posta ordinaria. Mi arriva una lettera da Medici Senza Frontiere. “Aiutaci a portare la nostra missione nel mondo, dove c’è più bisogno”. Scopro di nuovo il gravissimo problema delle infezioni nei paesi in via di sviluppo e del Terzo Mondo. Eh sì, c’è da fare qualcosa! La seconda lettera è della Lega del Filodoro. Un Renzo Arbore in formissima mi avvisa che Diego ce l’ha fatta solo grazie al mio aiuto – quale?! – e che i bambini ciecosordomuti sono tanti e va fatto qualcosa per loro. Sì, è vero…la vita ogni tanto si accanisce anche su chi non se lo merita…
Driiin. Torna mia madre. Faccia triste. “Lo sai che entro l’anno chiudono il canile di Paderno? Non hanno più fondi…poveri cagnolini”. Tutte belle notizie, oggi! “Ah, e poi in Direzione ci han detto che se la stagnazione economica dovesse peggiorare dobbiamo prepararci alla cassa integrazione”. Come se fosse colpa mia. Nostra. Ma che ci posso fare?
Talk Show serale, che bello, mi rilasso un po’. Scopro che se continuerà così sarò un pensionato solo, con l’AIDS, depresso, e vivrò in un prefabbricato perché la mia casa abusiva non rispettava le norme anti-smottamento ed è stata abbattuta da un ciclone e poi da un tornado a cui si è aggiunto uno tsunami causati dal surriscaldamento del pianeta, e in questo pianeta caldo non posso rinfrescarmi nemmeno con la pioggia perché ormai è acida, a causa dello smog, per il quale ho quindici allergie, problemi alla pelle e agli occhi, e per questo mi hanno sequestrato la macchina che non era Euro 4 anche se avevo il tagliandino degli handicappati, che si è scoperto essere falso dopo le indagini per un caso di corruzione all’interno del Comune, nel quale io ho parenti; morirò presto a causa della cinese, dell’aviaria o dell’escherichia coli (perché le pile che avevo buttato in discarica si sono decomposte e gli acidi sono pentrati nel terreno, sporcando così l’acqua di falda filtrata dal terreno) o per un morso di un pit bull, e nessuno – mio figlio è uno sbandato, drogato, depresso, che fa le corse clandestine con le auto e gira il mondo dormendo in metropolitana - mi seppellirà perché di spazio nei cimiteri non ce n’è più. E soprattutto mi viene detto che DEVO FARE QUALCOSA. Prima uno, poi l’altro. E il bello è che tutti hanno - o vogliono avere? - ragione.
Da dove comincio???!!!

2 Comments:

Blogger Bertrando da Nolle said...

Sì, ma dipende dai punti di vista!

Un goccia nel mare non è nulla.
E una goccia pura, in un mare inquinato, s'inquina subito.

La "morale" - che parolone! - del mio testo è: ognuno ti dice a cosa pensare, ti dice cosa devi fare (e lo fa colpevolizzandoti), ti dice che c'è qualcosa più importante di qualcos'altro. E tutti ti presentano i loro problemi come se avessero ragione. E io mi ritrovo a dover dare ragione a tutti, e dare ragione a nessuno.

E questa confusione non fa altro che aumentare il mio disagio, perchè non so scegliere, e purtroppo anche la mia diffidenza - verso organi istituzionali e non! - perchè non mi piace questo gioco al massacro sulla componente emotiva di una persona.

Sai qual è la soluzione? Pensare a che camicia mettere per uscire, a cosa devo studiare domani, a cosa fare stasera. E soprattutto stare vicino a chi INTORNO A ME ha bisogno.

Parto da qui, e non ho desiderio di andare troppo lontano. Mi perderei, e non mi fido delle cartine!

1/22/2006 5:49 PM  
Blogger Bertrando da Nolle said...

Mi accorgo solo ora, cara Pataeli, della tua citazione di Madre Teresa di Calcutta.

"Tutto quello che noi facciamo è come una goccia nell'Oceano; se non lo facessimo, l'Oceano avrebbe una goccia in meno".

Thanks to il pandoro mangiato due mesi dopo Natale

:P

1/30/2006 7:33 PM  

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