L'angolo di Bertrando

Siamo solo bugie che attendono di essere svelate.

martedì, gennaio 17, 2006

Vita o sogno

Oggi pomeriggio, mentre stavo studiando, ascoltavo distrattamente la radio, fino a che una frase pronunciata da un radioascoltatore all’interno di un programma-container pomeridiano non mi ha fatto alzare gli occhi da quelle benemaledette righe del libro. Si parlava della voglia di “cazzeggio” del giovane post generazione X…”Ragazzi, vivete oggi per sognare domani!”. Uno slogan tanto semplice, se non gli si presta la dovuta attenzione, quanto contorto, se gli si cerca un significato all’interno della propria esperienza di vita.
Ma io sogno o vivo? In questo momento intendo, cioè oggi che mi alzo la mattina alle 8 e passo la giornata su un libro, ma nulla mi vieta di prendere una pausa e ascoltare musica o vedere, o una giornata per andare a sciare o un weekend per andare a pescare. E’ vita o sogno?
Io parto dal presupposto che quello che sto vivendo per me sia un sogno; sì, l’esistenza all’interno della calda bambagia uterina delle quattro mura domestiche, questo è sogno. Credere che nella vita si possa fare qualcos’altro oltre a lavorare e crearsi una posizione, questo è sogno. Fermarsi a guardare fuori dalla finestra e rendersi conto che mentre sei in casa ti stai perdendo qualcosa che là fuori accade, esiste, si sta verificando in tua assenza, cioè mentre tu stai facendo-non facendo altro, questo è sogno. Sono sobbalzato sulla sedia per questo motivo: ho ventitré anni, studio, vivo coi miei, non ho evidenti problemi fisico-economico-relazionali, cioè sto vivendo (!) in un sogno, e tu mi dici, che dovrei vivere ora per sognare domani? Che significa sognare domani? Aspettare la pensione? Vedere i propri figli crescere? Girare il mondo finchè non finiscono i soldi? Mi chiedo come tu faccia a sognare, sì, sognare a trecentosessanta gradi quando evidenti limiti fisici e sociali te lo impediranno. O forse è proprio questo il significato del sogno? Cioè sogno è qualcosa di irraggiungibile, bello FINCHE’ NON LO VIVI PERCHE’ NON LO PUOI VIVERE? Più vai avanti, più i sogni si smaterializzano, faded away direbbe uno yankee sconsolato.
E che senso ha allora sognare, se i limiti impostici dalla vita non ci consentiranno MAI di realizzare quel qualcosa che creiamo nella mente, tanto simile ad un bel film, quanto distante dalla realtà ancora più di un film?
Non credo di aver ragione. Anzi, credo che la maggior parte dei miei coetanei (e anche un pelino più grandi) la pensi in modo diverso. Immagino che lo slogan sentito per radio venga da molti inteso come un “fatica ora per godere domani”. Ed in parte è giusto, perché se è vero che gli ultimi saranno i primi, e che chi si impegna ottiene sempre qualcosa, allora significa che se mi impegnerò SUBITO, già da oggi, la salita l’affronterò quando sono più giovane, e subirò infinitamente meno l’acido lattico della scalata alla mia carriera più avanti. Ma se non fosse così? Se l’escalation di stress invece di andare al passivo, crescesse in attivo? Se pagassi un domani lo sforzo che faccio oggi?
No, decisamente non fa per me. ORA. Meglio per continuare ad essere il ragazzino che sogna ancora di poter vivere senza lavorare, che sogna di trovare una ragazza che lo ami e che sia il più perfetta possibile, che sogna di non perdere mai nessuna delle persone più care, che sogna di stare coi suoi amici a cazzeggiare davanti ad una Playstation, ad una Gazzetta o ad un film del terrore (rigorosamente col cuscino davanti agli occhi), che sogna di diventare bravo con lo snowboard per gustarsi le emozioni di una discesa, di un salto, ed essere ammirato dalle ragazzine, che sogna ancora di poter imparare ad usare uno strumento musicale, per scatenarsi su un palco senza più il freno dell’intrinseca timidezza, che sogna di essere apprezzato dalla gente per quello che è e che fa, indipendentemente dalla posizione che ricopre.
Vedo la tua faccia perplessa. E anche la tua nera di livore. Lo so, parlo così perché me lo posso permettere. Ma in questo momento sono ancora allergico al mondo dei grandi. Concedimelo.
Sognare oggi e sognare domani? Non si può?

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Per fortuna i pensieri di noi tutti vertono su cazzate giovanili.

O meglio, c'è chi alla nostra età lavora perchè DEVE lavorare, perchè non ha più i genitori oppure sogna da un letto di ospedale.

Questa è la nostra fortuna.
Grazie.

Avv.Anonimo

1/18/2006 10:02 AM  

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