L'angolo di Bertrando

Siamo solo bugie che attendono di essere svelate.

martedì, dicembre 27, 2005

Impasse

Da qualche giorno sono incagliato come il Titanic nella ghiacciata stesura di un testo. L’idea è nata improvvisamente, sulla base di un’emozione provata durante una discussione. L’ho incubata per qualche ora, al calduccio e al riparo dalla banalità, nel mio intimo. Quando mi sono ritenuto pronto, si è materializzata inizialmente sottoforma di poche frasi, pochi e semplici concetti che ne costituivano l’ossatura, per poi diventare un testo quasi completo. Sì, quasi, perché non so più come andare avanti. E’ raro, per uno che si trova a suo agio nello scrivere incipit e conclusioni, ma che trova enormi difficoltà nel gestire il tessuto molle dell’argomentazione. Eppure mi è capitato, e non so perché. Non riesco più a tradurre in parole quelle che sono le emozioni. Provo qualcosa e cerco di farlo capire, ma mi rendo conto di non trovare le parole adatte, perché quelle parole non ci sono. O sono troppo, o sono troppo poco, per questo pensiero. Ciò che mi sgomenta è la semplicità del tutto: niente metafisica, niente sofismo. E’ come se i giorni passati chino sui libri avessero inibito la mia capacità di raccontare, per ipertrofizzarne la componente analitica. Ma non era lo studio che apriva le porte al pensiero? O è forse il contrario?
Non mi dispero, e conto di finire presto questo testo che, ironia della sorte, tu non leggerai mai. Perché non lo capiresti. O meglio, le mie limitate capacità narrative non ti consentirebbero di fartelo capire. Questo “Impasse” è uno sfogo. Per cercare di capire come ti senti tu quando non riesci a dire quello che vuoi.
Nevica.