L'angolo di Bertrando

Siamo solo bugie che attendono di essere svelate.

lunedì, dicembre 05, 2005

Pregiudizi letterari

Ho quasi finito di leggere – ed è la terza volta, quest’anno – I dolori del Giovane Werther di Goethe. E’ un libro che ho scoperto tardi, troppo tardi. Ma è un libro meraviglioso.
Lascia da parte il mio essere “emo”, ma concentrati sulla purezza delle descrizioni del sentimento, sull’elan vital sprigionato dall’autore ogni qual volta parla di natura, di amore, della sua Carlotta, sul coraggio di un uomo che riconosce la sconfitta, ma non la può accettare.
E soprattutto, lascia perdere il pregiudizio che lo descrive come un libro palloso, perché è detto da chi ha letto il libro e non l’ha vissuto. No, viverlo non significa immedesimarsi. Significa cogliere l’emozione e il sentimento da ogni parola, immaginarsi spettatore dietro ad un vetro e cogliere le cangianti espressioni di un ragazzo, un ragazzo qualunque. E’ palloso forse perché è “negativo”? E dove la si coglie questa negatività? Leggiti le lettere datate 17 maggio, 1 Luglio o 8 luglio: puro ricordo, emozione, riflessione gioiosa. E come queste tre lettere tante altre, che con semplicità descrivono il focoso crescere del sentimento di Werther. La gioia. La felicità. La soddisfazione della ricerca perenne. Descrivono un uomo capace di emozionarsi.
Forse perché non c’è l’happy ending? L’happy ending c’è, ma solo per lui, Werther, che nel suicidio trova la possibilità di vivere quell’amore e quell’incomprensione che lo affliggono. Essere protagonista del proprio sentimento, ma da dietro un vetro. COme te.Ma questo, lo so, è un commento non condivisibile da tutti e te ne do atto…
Le descrizioni della potenza e del fascino della natura sono meravigliose, l’esaltazione dell’essere bambino è lezione per ogni uomo che ha perso entusiasmo, il rispetto per i “villani” è simbolo di un uomo che per accettare se stesso ha prima capito e accettato gli altri.
E’ un libro che a scuola ti fanno leggere a forza. E che non mandi giù. Già, anche perché a 15-16-17 anni è un libro che non puoi capire, o forse non vuoi, proprio perché ti senti lontanissimo da Werther In realtà fuggi solo la paura di condividere con lui lo stesso destino di sofferenze. Perchè NON PUO' essere così.
Con queste quattro righe voglio rompere l’incantesimo malefico e ridare dignità, rispetto e considerazione positiva ad un libro troppo bistrattato (ai tempi anche da me, lo ammetto).


… il malumore non è che un’intima insoddisfazione della nostra propria inferiorità, un malcontento di noi stessi, il quale è poi sempre collegato ad un sentimento d’invidia, e questo alla sua volta è aizzato da un sciocca vanità? Vediamo persone felici che non debbono a noi la nostra felicità; e questo è intollerabile. (1° Luglio)

…ed io sentii il suo cuore, la sua anima grande, alla cui presenza mi pareva d’essere più che io non fossi, appunto perché ero tutto quello che potevo essere. (17 Maggio)

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Io ho sempre apprezzato I dolori del Giovane Werther. Forse quando l'ho letto non l'ho addirittura capito fino in fondo, ma mi ha lasciato un bel ricordo.
A differenze delle Ultime Lettere di jacopo Ortis. Ma forse se lo rileggessi..

12/05/2005 7:23 PM  
Blogger Bertrando da Nolle said...

Sono due libri che vengono spesso accomunati, ma che a mio modo di vedere c'entrano relativamente.

Per stare in tema di "pallosità", ecco, l'Ortis è molto più pesante, "palloso", e per certi versi più introspettivo.

Il Werther è un urlo disperato prima di gioia e poi di dolore dipendente da una gioia troppo grande. Ma è emanazione. L'ORtis è implosione. Per me sta qua la differenza.

12/05/2005 7:48 PM  
Blogger Bertrando da Nolle said...

Eh sì...ci sono passi meravigliosi...anche piccole frasi che però "suonano", come tante note messa una in fila all'altra...

E' un libro di una lucidità emozionale pazzesca, di una limpidezza di cuore unica...

12/06/2005 9:45 AM  
Anonymous Anonimo said...

...di una lucidità emozionale pazzesca,di una limpidezza di cuore unica...

...DI UNA PALLOSITA' LEGGENDARIA,DI UNA PRESUNZIONE IRRITANTE,DI UNA MELENSAGGINE INSOSTENIBILE...

...consigliato a tutti coloro che si dilettano nell'ipertrofizzazione del proprio ego e a coloro che piangono guardando 'C'è posta per te'.
astenersi gli altri

12/06/2005 11:09 PM  
Blogger Bertrando da Nolle said...

...consigliato A CHI PROVA DEI SENTIMENTI e NON HA PAURA DI AMMETTERLO.

...consigliato A CHI SA DI ESSERE UMANO, quindi DEBOLE, e NON HA PAURA DI AMMETTERLO.

12/07/2005 10:17 AM  

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