L'angolo di Bertrando

Siamo solo bugie che attendono di essere svelate.

giovedì, novembre 10, 2005

Il mio silenzio

Per me il silenzio è assenza di rumore. Parlare restando muti è comunicare qualcosa senza emettere vibrazioni sonore. E' comunicazione discreta, che non obbliga ad un feedback immediato. Su tutto, non obbliga ad un feedback. Parlare restando muti è uno sguardo, una stretta di mano, un bacio, fare l'amore. MA è anche scrivere una lettera, una e-mail, un messaggio. Scrivere un blog. Immagina il blog come una palla di pastura che scende lentamente verso il fondo, particella per particella si scioglie diffondendosi in acqua. E' questo il mio blog: un messaggio rivolto a non so chi - mi chiedo se sia rivolto a me stesso, ma ci arriverò - ma a cui tutti possono accedere. Non è un diario - non lo ho, ma ho qualcosa di simile - perchè nel diario scrivo le cose veramente importanti e tengo le persone a me più care.
Il blog non è uno psicanalista alla Morelli. Non voglio imparare a comunicare il silenzio, ma solo comunicare diversamente, nel modo che ritengo più "mio" nel panorama dei new-media odierni.
E non osanno il silenzio. Il silenzio è anche il suono dell'imbarazzo. Di chi non sa cosa dire. Il silenzio può essere la cosa più artificiale che esiste tra due persone. Il silenzio può essere frainteso. Il silenzio non è sempre diretta emanazione di un'emozione, di un concetto. E' anche strategia, la cosa più filtrata tra le cose più filtrate.
La vita online è diversa da quella offline come una pagina scritta è diversa da un caffè al bar. Forse vis a vis prima o poi dovrò imparare ad usare (!) il silenzio. Sono o non sono un ingenuo studente di comunicazione?